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Pordenone dal dopoguerra ai giorni nostri
Immagini tratte dall'archivio fotografico di Aldo Missinato e dalia collezione di Gino Argantin.
È un'evento promosso e organizzato dall'Associazione Culturale "Il Circolo di Pordenone" in collaborazione con la Provincia di Pordenone.
Sala espositiva:
Palazzo della Provincia - Pordenone (ingresso libero)
Data mostra:
25 Novembre 2010
Con il sostegno di:
E-mail: ilcircolodipordenone@alice.it
Telefono: 0434 312207
Sala espositiva:
Palazzo della Provincia - Pordenone (ingresso libero)
Data mostra:
25 Novembre 2010
Con il sostegno di:
- Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
- Provincia di Pordenone
- BCC Pordenonese e Monsile
E-mail: ilcircolodipordenone@alice.it
Telefono: 0434 312207
Circolo sulla storia della nostra città: Portus Naonis un viaggio dalla nascita al Medioevo, Pordenone racconta il suo Rinascimento, Pordenone una storia d'acque.
Con Pordenone dal dopoguerra ai giorni nostri vogliamo rivivere attraverso i luoghi, le storie, i protagonisti quel prolifico periodo denso di avvenimenti ma anche non scevro da scelte contrastanti che ha plasmato la città in cui viviamo oggi. Una terra di emigranti che, all'inizio del dopoguerra, ha portato tanti pordenonesi in Argentina, Australia, Belgio e Francia. Una terra che con grande dignità ha saputo risollevarsi attraverso il fiuto e l'intraprendenza della sua classe imprenditoriale. Lino Zanussi, Marcello Savio sono esempi di grande genialità, competenza e coraggio che hanno portato benessere e visibilità in tutto il mondo.
Una città fatta anche di scelte urbanistiche inappropriate che, a cavallo degli anni '60 hanno ignorato un grande patrimonio storico e culturale ed hanno chiuso in modo definitivo i legami con la vecchia città delle acque. Una città che non ha saputo o voluto percorrere la via maestra del conurbamento con i comuni limitrofi. Una città che ha saputo cogliere in ambito culturale spazi ed affermazioni di grande rilievo: "Le giornate del cinema muto", "Pordenonelegge" ne sono un esempio. Abbiamo assistito negli ultimi decenni ad importanti trasformazioni del tessuto urbano conseguenti anche al nuovo assetto demografico con oltre il 14% di immigrati stranieri.
Sono convinto che, solo la conoscenza e l'affermazione della nostra identità frutto della nostra storia anche recente ci permetterà di costruire una Pordenone migliore.
Con Pordenone dal dopoguerra ai giorni nostri vogliamo rivivere attraverso i luoghi, le storie, i protagonisti quel prolifico periodo denso di avvenimenti ma anche non scevro da scelte contrastanti che ha plasmato la città in cui viviamo oggi. Una terra di emigranti che, all'inizio del dopoguerra, ha portato tanti pordenonesi in Argentina, Australia, Belgio e Francia. Una terra che con grande dignità ha saputo risollevarsi attraverso il fiuto e l'intraprendenza della sua classe imprenditoriale. Lino Zanussi, Marcello Savio sono esempi di grande genialità, competenza e coraggio che hanno portato benessere e visibilità in tutto il mondo.
Una città fatta anche di scelte urbanistiche inappropriate che, a cavallo degli anni '60 hanno ignorato un grande patrimonio storico e culturale ed hanno chiuso in modo definitivo i legami con la vecchia città delle acque. Una città che non ha saputo o voluto percorrere la via maestra del conurbamento con i comuni limitrofi. Una città che ha saputo cogliere in ambito culturale spazi ed affermazioni di grande rilievo: "Le giornate del cinema muto", "Pordenonelegge" ne sono un esempio. Abbiamo assistito negli ultimi decenni ad importanti trasformazioni del tessuto urbano conseguenti anche al nuovo assetto demografico con oltre il 14% di immigrati stranieri.
Sono convinto che, solo la conoscenza e l'affermazione della nostra identità frutto della nostra storia anche recente ci permetterà di costruire una Pordenone migliore.